L’altro giorno a Budapest


BagnitermaliGellertEro immerso in un favoloso bagno termale, facendo i cazzi miei con solo il naso fuori, quando mi si piazzano vicino due italiani, uno un po’ più vecchiarello con tanta esperienza e l’altro un giovane rampante, che mi guardano come per cercar di capire se li capisco (Certo che vi capisco, cazzoni, sono italiano! Ma faccio finta di niente). Insomma questi si piazzano di fianco a me e viene fuori che sono uno un alto dirigente della nostra arma che si interessa delle missioni all’estero e ora di stazza in Somalia. L’altro invece è il figlioletto del console in Ucraina, politico rampante con poco pelo sullo stomaco.

In un quarto d’ora sono riusciti a confermarmi – tristemente – quello che già pensavo, ovvero che la nostra presenza all’estero è dovuta solo ad aspetti economici: girano troppi soldi. Parlano quietamente di corruzioni di colleghi, capi incapaci che fanno pressioni, e che sono stati piazzati in determinati posti solo per carica politica,  vecchi gendarmi sovietici riciclati, partecipanti alle feste di rappresentanza con passati sporchi, situazioni militari al limite della sicurezza ( o dell’insicurezza) in Afganistan, programmi divisi in più fasi per mettere in sicurezza aree di mercato, con tanto di descrizione dei mezzi corazzati comprati dagli inglesi per risparmiare… insomma sono andati avanti a confidarsi nomi, cognomi e indirizzi di come gira il vento, di dove secondo loro sono volati i soldi e chi sono i padrini di chi.

Non avevo un registratore. E quindi me ne sono andato schifato.

Chissà che faccia avrebbero fatto se avessero saputo che avevo capito ogni singola parola!

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