La casola della mia mamma!


casolaFinalmente mia madre si è messa lì, e mi ha dettato passo passo come fa la sua famosa Casola.

Eccola:

Dosi per 4 persone:
BASE:
1 verza grande bella soda (tenere anche le foglie un po’ scure)
0.5 kg di puntine di maiale belle magre
300 gr di cotenne
4 verzini (salamini)
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla

EVENTUALMENTE (se piacciono): un pezzo di codino di maiale o di musino

Preparazione:

  • In una pentola bella alta rosolare la carota, il sedano, e la cipolla, tagliuzzati. Rosolarli con pochissimo olio perchè poi le verze lasciano l’acqua e le puntine fanno colare il grasso.
  • Pulire le cotenne se serve, in modo da togliergli tutti i peli, e lasciarle belle lisce.
  • Aggiungere al soffritto le cotenne e lasciare cuocere per 10 minuti circa (eventualmente aggiungere un dito di acqua calda, non di più e mezzo dado se si vuole dare più sapore)
  • Poi aggiungere le puntine di maiale (e le altre parti di maiale se si è deciso di aggiungerle, il codino per esempio), correggere sale e pepe e lasciare cuocere per altri 15 minuti
  • Al contempo aggiungere alla cottura un mezzo bicchiere di acqua con dentro un cucchiaio di concentrato di pomodoro (non la polpa)
  • Intanto lavare bene la verza e tagliarla a striscioline. Senza asciugarla troppo aggiungerla nella pentola. Se la verza è tanta e non ci sta tutta nella pentola, metterne una prima parte, chiudere il coperchio e lasciare che scenda di volume, quindi aggiungere la restante. Chiudere il coperchio e cuocere per 20 minuti circa.
  • Infine aggiungere i verzini e lasciare cuocere per 10 minuti (non devono cuocere molto) senza il coperchio perchè la verzata non deve essere troppo liquida.

Il piatto è servito!

🙂

5 risposte a "La casola della mia mamma!"

  1. Io prima di mettere le verze bagno le costine con un bicchierino abbondante di grappa .la rende digeribile al massimo . I verzini li cuocio a parte e li aggiungo gia’ privati della pelle gli ultimi 5 minuti. Nonna Graziella da sempre apprezzata cuoca

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Graziella Dansi Cancella risposta